L’osteopatia  si occupa di ripristinare la funzionalità e lo stato di salute perduti a causa di un trauma o di una patologia che hanno causato l’insorgenza di una disfunzione somatica.  Questo metodo di trattamento si basa sul principio secondo il quale il corpo umano è in grado di auto-regolarsi e di auto-riequilibrarsi.

L’osteopata si propone di valutare la componente muscolo-scheletrica, la componente legamentosa, il sistema viscerale e il sistema cranio-sacrale  dell’individuo al fine di andare a ricercare, attraverso l’utilizzo di manipolazioni dolcinon traumatiche non dolorose, il corretto equilibrio tra le varie componenti del sistema corpo.

L’organismo è costituito da sistemi ed apparati in equilibrio tra loro e possiede la capacità di autoregolarsi grazie alla produzione di sostanze endogene (ormoni e neurotrasmettitori…ecc.), con potere antinfiammatorio, antidolorifico (encefaline, endorfine), immunitario. Allorquando si verifichi una perturbazione a carico di un sistema, essa è in grado di apportare uno squilibrio funzionale all’intero organismo, creando i presupposti per lo sviluppo della patologia.

“Quando tutte le parti del corpo umano sono in ordine, stiamo bene, quando non lo sono, la conseguenza è la malattia. Quando tutte le parti vengono normalizzate, la malattia lascia il posto alla salute. Il lavoro dell’Osteopata consiste nel normalizzare il corpo; dopodiché la condizione anomala lascia il posto alla normalità e la salute è il risultato finale”

A. T. Still

Domande

Che cosa cura l'osteopatia?

Per essere in buona salute il corpo umano ha bisogno di una corretta integrità dei suoi sistemi fondamentali ovvero del sistema immunitario, del sistema endocrino e del sistema neurologico (PNEI). Nel momento in cui si sviluppa uno stato patologico l’integrità di relazione tra questi sistemi viene meno. E’ compito dell’osteopatia andare a ricercare il corretto equilibrio corporeo al fine di favorire un corretto equilibrio immunitario, ormonale e nervoso. 

Il sintomo nella medicina osteopatica

Oggi l’attenzione fondamentale non viene posta sul sintomo del paziente ma bensì sul farmaco da utilizzare. Il farmaco assume un’importanza eccessiva nella risoluzione del disturbo, e quindi del sintomo, ma non certamente nella risoluzione  della causa. È compito dell’osteopatia andare invece a ricercare la causa che innesca il sintomo, e su quella porre l’attenzione al fine di favorire una corretta guarigione dallo stato patologico.

La visita osteopatica

La medicina classica è spesso molto semplicistica nell’approccio al paziente, poiché non tiene conto di moltissimi fattori che potrebbero aver causato la patologia. In molte delle “medicine integrate”, come la medicina osteopatica, l’approccio al paziente passa per un’attenta anamnesi che richiede tempo, competenza e preparazione. In Osteopatia la fase diagnostica è di fondamentale importanza. Durante questa fase al paziente  vengono poste molte domande per comprendere meglio la causa che può aver innescato il suo stato patologico. Verranno valutati con attenzione gli esami clinici svolti dal paziente al fine di stabilire se il caso in esame sia di competenza osteopatica. Una volta che si è stabilito che il caso è di competenza osteopatica inizia il trattamento osteopatico vero e proprio.

Il trattamento osteopatico

Durante la visita osteopatica si andranno ad individuare una o più zone che possono perturbare il benessere del paziente. Una volta individuate queste zone si passa al loro trattamento seguendo un ordine ben preciso ed utilizzando le tecniche manipolative più adatta alla tipologia del paziente ed al suo stato patologico. Il trattamento osteopatico si conclude con un resoconto che l’osteopata fa al paziente, con la spiegazione di quali potrebbero essere le possibili reazioni terapeutiche successive al trattamento, e fornendo, qualora lo fosse necessario, eventuali consigli sulle abitudini alimentari e posturali da seguire. 

Prevenire è meglio che curare

La medicina osteopatica, vista quindi in un’ottica olistica, risulta essere di fondamentale importanza non solo nella cura degli stati acuti, ma anche nella prevenzione di tutti quei fastidi ricorrenti che si presentano con insorgenza improvvisa. Il trattamento osteopatico è consigliabile quindi a tutti, a scopo preventivo ed in maniera periodica, al fine di ripristinare tutti gli equilibri statici e dinamici dell’organismo, anche in assenza di un sintomo evidente. Tenendo conto del ritmo di vita dell’individuo, delle posizioni viziate mantenute in ambito lavorativo e non, e del regime alimentare sempre meno naturale che siamo spesso costretti a seguire per mancanza di tempo, la medicina osteopatica diventa un utile strumento, naturale, per contrastare i principali fattori di rischio che sono alla base dei nostri disequilibri.

Campi d'azione dell'osteopatia

Il trattamento osteopatico non cura patologie, ma promuove le capacità di recupero e guarigione del corpo ottimizzandone i processi fisiologici e fisici. L’osteopatia è quindi indicata in tutti i disturbi di origine funzionale dove, in assenza di lesioni organiche, vi è la presenza di sintomi fastidiosi causati da una alterazione della mobilità articolare, tessutale e viscerale.

Il trattamento osteopatico è indicato nei casi di:

  • nei disturbi dell’apparato muscolo scheletrico e viscerale in assenza di lesioni organiche
  • nei disturbi posturali e del movimento
  • nei bambini e neonati
  • nei problemi della senescenza (artrosi, osteoporosi …ecc.)
  • nelle donne in gravidanza